le cellule nervose

Il neurone è l'unità di base del sistema nervoso, una cellula altamente differenziata e specializzata per la raccolta, l'integrazione e la conduzione di impulsi nervosi.
Il termine neurone è stato introdotto nel 1891 dall'anatomista tedesco Wilhelm von Waldeyer, cui piaceva riferirsi a tale cellula come alla «macchina del pensiero».
Le cellule nervose, tuttavia, erano già state identificate nel 1873 da Camillo Golgi, grazie ad una nuova tecnica di colorazione dei tessuti nervosi da osservare al microscopio. Golgi però pensava che le cellule nervose si prolungassero l'una nell'altra senza interruzioni fisiche, formando una sorta di rete continua di fibre. Fu lo spagnolo Santiago Ramon y Cajal ad accertare che ogni neurone rappresenta un'unità anatomica e funzionale distinta.
Dal corpo cellulare del neurone si diramano due tipi differenti di fibre nervose, un assone e numerosi dendriti. L'assone è preposto alla conduzione dei messaggi che da un neurone vengono inviati ad altre cellule. I dendriti, al contrario, trasmettono al corpo cellulare del neurone i segnali nervosi provenienti dalle altre cellule con cui è posto in contatto (vedi figura illustrazione schematica del neurone).
Un cervello umano contiene oltre 100 miliardi di cellule nervose ed ognuna di esse si contatta mediamente con 50 o 100.000 altri neuroni. Il numero totale dei contatti nervosi che si stabiliscono in un cervello umano supera quello stimato di tutti i corpi celesti presenti nell'universo. Una cifra veramente astronomica che può spiegare la complessità delle funzioni di questo organo nella nostra specie.

La sinapsi
Il termine sinapsi è stato introdotto nel 1879 dal fisiologo inglese Charles Scott Sherrington e deriva dal greco synapsis, che significa giunzione, unione. La sinapsi è la giunzione tra due neuroni specializzata nella trasmissione dell'impulso nervoso.
La giunzione sinaptica è di tipo solamente funzionale in quanto in realtà tra due neuroni si frappone uno spazio microscopico: la fessura sinaptica. In questo spazio, attraverso l'intervento di sostanze chimiche endogene sintetizzate nei corpi cellulari dei neuroni, chiamate neurotrasmettitori, si realizza la comunicazione tra cellule nervose.
I due versanti neuronali della sinapsi si differenziano per struttura e meccanismi funzionali. La terminazione dell'assone che conduce l'impulso nervoso verso la fessura sinaptica rilascia il neurotrasmettitore incorporato in speciali vescicole, traducendo l'impulso elettrico in segnale chimico. La terminazione del dendrite che riceve il segnale nervoso, invece, presenta sulla sua membrana apparati specializzati, i recettori, la cui struttura molecolare è conformata ad accogliere, come una serratura per una specifica chiave, soltanto un tipo di neurotrasmettitore. Nella terminazione del dendrite, quindi, il messaggio chimico viene riconvertito in un impulso elettrico che riprende a viaggiare come tale nelle fibre nervose.
Un neurone può arrivare a stringere anche 100.000 contatti sinaptici con altre cellule nervose. Decine di migliaia di messaggi eccitatori ed inibitori giungono così ad ogni istante al neurone attraverso le sue sinapsi. Come un microcalcolatore, il neurone analizza ed integra questi segnali e, con un processo di somma algebrica, decide se emettere o meno, a sua volta, un segnale nervoso attraverso il suo assone.
A livello della sinapsi si verificano inoltre i primi eventi molecolari legati all'apprendimento e alla memoria. I processi svolti in queste microstrutture sono così la base funzionale di tutte le funzioni svolte dal nostro sistema nervoso e dal nostro cervello, comprese quelle che regolano e controllano la nostra vita emotiva e i nostri pensieri.